La Libertà è essere ciò che si è



Per vivere appieno la Vita

in armonia con Se stessi

e la propria Famiglia


lunedì 30 maggio 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

IL MIO SINTOMO
Guardarlo e lasciarlo andare

domenica 5 giugno, dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Rajas, via Camerano 31, OSIMO STAZIONE (An)


Il seminario è aperto a tutti.
Durante la giornata ognuno potrà "mettere in scena" il proprio disagio. Fisico o emotivo. Famiglia d'origine, famiglia attuale, figli, lavoro, sintomo. Sciogliere il nodo che non ci permette di vivere appieno la nostra Vita. Ci sarà anche tempo di fare esercizi di percezione di gruppo.

Info Giovanni 328 204 44 44

Sessioni Individuali

Giornate di Sessioni Individuali, di Coppia e Nuclei Familiari

presso A.S.D. Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA

Giugno
martedì 7, dalle 14 alle 20
mercoledì 8, dalle 9 alle 14
martedì 21, dalle 14 alle 20
mercoledì 22, dalle 9 alle 20

Durante queste giornate, chi ne avrà desiderio, potrà iniziare un percorso di consapevolezza con delle sessioni individuali. Obbiettivo è riuscire a individuare dove sono i nodi da sciogliere. Fisici o emotivi. Le sessioni sono aperte a singoli, coppie, nuclei familiari.

Info Stefania 345 726 53 00

giovedì 26 maggio 2011

Reconciliation Therapy ®
Educazione, Mediazione e Formazione 
con le Rappresentazioni Familiari e Sistemiche 
L'ALCI è lieta di annunciare il riconoscimento della Reconciliation Therapy® come marchio comunitario riconosciuto dall'OAMI. Ciò significa che viene riconosciuto che ciò che facciamo è una forma accettata di terapia, che si distingue dalla terapia della medicina classica ed ha una sua forma ben strutturata, integrativa e complementare ad essa: è una disciplina umanistica e sistemica di base che rispetta pienamente il valore e la responsabilità individuali ed educa ad una maggiore consapevolezza delle competenze e delle relazioni all'interno di un contesto più grande che le armonizza e le contiene.
Riconciliazione significa: far sì che si accetti, tornare ad essere in relazione amichevole, riportare in armonia. Conciliare, placare. Riportare in armonia significa che c'è stata un'intrinseca fondamentale armonia che dobbiamo riconquistare. Non siamo individui isolati, bensì un organismo vivente in un contesto che è un sistema. Siamo un elemento all'interno di un sistema ed un elemento non può essere fuori dall'armonia in quanto è elementale. La forma di interazione è causa di armonia ma anche causa di disarmonia. Il primo passo è scoprire cosa costituisca gli elementi del sistema in cui ci troviamo. Questo sembra facile in quanto siamo abituati a pensare nei termini della nostra esistenza di veglia, ma il nostro sistema – che può essere visto come qualcosa di simbolicamente organico – non è fatto solo di quegli elementi che sono visibili alle nostre menti consce.
In un'interazione sociale ciò che percepiamo consciamente è circa il 15% di ciò che effettivamente sta accadendo. Qualcosa del resto si tende a chiamarlo empatia. Quando vediamo quanto il nostro cane riesce sentire il nostro umore ed i nostri sentimenti, dobbiamo accettare che questa è una frazione di ciò che la nostra sposa, padre, figli o vicini possono potenzialmente sentire quando ci guardano. I nostri “pregiudizi” consci bloccano le nostre sensazioni inconsce generate in uno stato di empatia. La gioia espressa da un cane può essere vista come qualcosa che proviene dalla sua armonia con il suo ambiente.
La Reconciliation Therapy ® usa come tramite le rappresentazioni delle nostre famiglie o di altri sistemi. Ad un estraneo scelto tra i partecipanti di un gruppo viene chiesto di prender parte ad una rappresentazione oggettiva del nostro sistema per svolgere il ruolo di un suo membro. Il fatto che questo partecipante non conosca ed ignori ampiamente i dettagli della persona o della qualità astratta che rappresenta, implica che si possano così evitare molti pregiudizi e che il partecipante si comporti spontaneamente nel modo dettato dal ruolo che gli è stato dato all'interno del contesto del sistema. Il partecipante viene così soggetto all'empatia assunta che deriva dalla relazione dinamica tra i vari elementi.
La Reconciliation Therapy ® si fonda sulla responsabilità individuale e sul reciproco rispetto. A garanzia dell'integrità dei lavori e della Privacy, è quindi importante che ogni partecipante ad un incontro di gruppo si assuma ogni volta espressamente le proprie responsabilità, firmando una Dichiarazione di Responsabilità nella quale afferma di partecipare al gruppo di sua spontanea volontà, assumendosi la piena responsabilità della sua persona e basandosi sul suo sentire riguardo alla sua capacità di lasciarsi coinvolgere nei lavori, per essere in grado di gestire le conseguenze che ciò può avere sulla sua vita. Si assume inoltre anche la responsabilità nel gestire le informazioni a cui può avere accesso partecipando ai lavori degli altri all'interno del gruppo, impegnandosi a lasciare che rimanga in sala e confidenziale quello che lì succede, nel totale rispetto della privacy di ogni partecipante.

lunedì 23 maggio 2011

Argomento

Franz Rupert
IL TRAUMA

Franz Rupert è forse il più grande esperto in fatto di traumi. Mi spiego. La sua carriera professionale si è molto concentrata sul trauma. Tutti noi abbiamo avuto uno o più traumi. Questo o questi hanno condizionato o condizionano la nostra vita. In alcune forme di terapia, si lavora solo sulla parte sopravvissuta. Meglio. Si cerca di rinforzare solo la parte sopravvissuta. La vera rivoluzione di Franz Rupert, è che egli mette in scena le tre parti di una persona: la parte sana, la parte traumatizzata e la parte sopravvissuta. Da spazio, lavora, con tutte e tre queste parti, che poi non sono altro che le tre parti di una persona. Le tre parti che fanno parte del trauma. Lavorare su queste tre per fare in modo che vivano insieme. Una non può escludere l'altra. Sono e vivono nella persona.

Un'altra cosa fondamentale nel lavoro di Franz Rupert, è che egli ha diviso i vari traumi.
* Trauma Esistenziale. Sono i traumi dove si rischia di morire. Tipo catastrofi naturali: terremoti, valanghe, tsunami. Anche, per esempio, un incidente o un parto difficile. Dove l'esistenza è messa a rischio.
* Trauma da perdita. Se per esempio, muore un genitore in giovane età. O entrambi.
* Trauma del Legame. Se per esempio si continua a fare l'esperienza di essere rifiutati dal padre o dalla madre. Quando questa cosa si ripete. Un rifiuto non solo dei genitori, ma di solito riguarda loro.
* Trauma del Legame al Sistema. Questo è legato al lavoro con le Costellazioni Familiari. Quando si tratta di trauma acquisito. Cioè che appartiene a un altro.

L'elemento riconciliante sta nel vedere l'aggressore come persone traumatizzate. Riuscire a guardare l'aggressore con benevolenza.
Questo è assolutamente risolutore e guaritore.

sabato 21 maggio 2011

Argomento

La Responsabilità

Nella nostra Vita siamo sempre chiamati a prendere decisioni. Di ogni genere. Grandi e piccole. Determinanti o non determinanti. Comunque sia sono decisioni e devono riguardare noi. Riuscire a essere responsabili per noi stessi. Anche questo vuol dire prendere decisioni. Solo se sono responsabile per me, posso essere sicuro di decidere. Non importa se sarà una decisione giusta o sbagliata, ma devo avere la forza, e tutto questo passa nell'essere responsabile.
Non è affatto detto che essere responsabili comporta dei sacrifici. Intanto decido. Riconosco e agisco. Questo vuol dire essere responsabili.
Questo vuol dire essere adulti.

lunedì 16 maggio 2011

Argomento

Ilse Kutschera

Ho conosciuto Ilse Kutschera due anni fa. Ho partecipato ai suoi seminari e credo che il suo approccio alla persona sia tra i più decisi che abbia mai visto. E' una donna molto forte, decisa e non gira intorno alle cose. E' diretta nel parlare e far arrivare il cliente al nocciolo del problema. Non si perde in giri di parole. Lei sostiene che parlare tanto del problema significa avere solo più informazioni del problema. Il suo scopo nel dialogo con il cliente è fare in modo che lui o lei prenda responsabilità di quello che dice e che prenda la direzione di dove vuole andare. Ilse Kutschera è molto decisa in questo. E' affascinante vedere come si rivolge al cliente. Con fermezza. Solo così è sicura di ottenere dal cliente solo quello che lui o lei vuole veramente. Responsabilizzandolo. Mettendolo di fronte a se stesso. Questo è semplicemente meraviglioso e illuminante. A tutto questo Ilse Kutschera, unisce un grande cuore. Nella sua fermezza, è dolce. Quasi materna. La sua "sindrome d'aiuto" è gigantesca. Questo arriva al cliente che vede in lei la durezza e la dolcezza.
Un vero onore e privilegio partecipare ai suoi seminari e vedere e toccare con mano, la sua professionalità e umanità.
Volevo lasciare quì sotto una delle frasi che Ilse Kutschera ha detto durante un suo seminario. Una frase illuminante sul lavoro con le Costellazioni Familiari e sull'umanità e la dolcezza di questa donna.

"Bisogna comprendere profondamente la forza del Legame, della Fedeltà e dell'Amore che c'è in una Famiglia. Ci sono persone che per Amore, muoiono. Questa è la forza più profonda. Se questo lo si riconosce, si può fare tutto e si troverà sempre la strada giusta. Aiuta molto vivere e vedere dove si è fedeli e fare esperienza di tutto quello che si è sacrificato per questo Amore. E' importante comprendere se stessi sempre più in profondità."
                                                                                                                            Ilse Kutschera


mercoledì 11 maggio 2011

Caso

LA VERGOGNA

Sintomo
Vergogna del proprio corpo e nel mostrarlo.

Famiglia attuale
Enrica ha 52 anni. Sposata con due figli di 19 e 17 anni.

Rappresentazione
Per Enrica è il primo seminario. Le chiedo di prendere una persona per lei e una per il sintomo. Per quest’ultimo sceglie un uomo. I due si guardano. La rappresentante di Enrica è spaventata nel guardare l’uomo. La rappresentante mi dice che manca un uomo nella scena. La cliente sceglie un uomo nel gruppo. Per alcuni minuti i tre si guardano senza muoversi. La rappresentate di Enrica è pietrificata dalla paura. Faccio dire al primo uomo “è mia la vergogna, non tua”. La rappresentante di Enrica si calma un po’. A questo punto prendo un cuscino che rappresenta la vergogna e lo do alla rappresentante. Faccio dire all’uomo “quella è la mia di vergogna. Non tua. Dammela. È roba mia”. Molto lentamente la rappresentante si avvicina e porge all’uomo il cuscino.  Il sintomo si allontana un po’. L’uomo lo prende e se lo stringe al petto. Rappresentante di Enrica “va meglio, ma non ancora”. Prendo un altro cuscino e glielo do. Faccio dire all’uomo “anche quella vergogna è mia. Non tua. Dammela”. La rappresentante gliela porge. Tutto questo va avanti con altri quattro cuscini per un totale di sei. A ogni cuscino il sintomo si allontana sempre un po’. Chiedo all’uomo come si sente con i sei cuscini. “sto bene. Ce la faccio. Questa è roba mia.” Chiedo alla rappresentante di Enrica come si sente. “Ora va meglio. Erano tanti. Non uno solo.” Giro la rappresentante di Enrica per dare le spalle all’uomo. Ripete di sentirsi bene e di non provare vergogna. Chiedo al sintomo come si sente ai margini del campo e mi dice che sta bene lontano.

Considerazioni
Non ha avuto problemi nel dire che ha sempre provato vergogna quando un uomo la guarda. Il bisogno di coprirsi sempre il corpo. Anche con il marito è stato sempre così, nonostante due figli avuti con lui. Un paio di mesi prima del seminario, una sera guardava un film insieme al marito dove si paventava un abuso su una bambina. La sua vergogna esplose la notte stessa dopo che il marito le fece delle avances a sfondo sessuale. Nella rappresentazione è emerso che molto probabilmente nella sua famiglia ci sono stati degli abusi. Ho ritenuto importante non andare a indagare su quanto successo. La cosa importante che nella simbologia dei cuscini, lei desse la vergogna a chi appartiene. Il rappresentante dell’uomo era disposto a prendersi in carico quanto gli appartenesse e questo ha facilitato il corso della rappresentazione con il progressivo allontanamento del rappresentante del sintomo. Tempo dopo mi è arrivata una mail di Enrica dove mi diceva che le cose stavano cambiando. Cominciava a non avere più il desiderio di coprirsi tornando ad apprezzare il suo corpo.

lunedì 2 maggio 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

VOGLIO CRESCERE
La difficoltà di decidere per Me

Domenica 8 maggio dalle 9,00 alle 19,00
presso A.S.D. Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via del Castello 12, TERAMO


Il seminario è aperto a tutti.
Durante l'incontro ci sarà la possibilità di "mettere in scena" il disagio fisico o emotivo e il proprio desiderio del Cuore. Provare a fare un passo importante e decisivo per prendere in mano la propria Vita. Al seminario ci si può andare da soli, in coppia, con amici, con fratelli o sorelle, con i figli. Si potrà lavorare su tutte le problematiche e in tutti i campi che ci interessano: famiglia, figli, salute, lavoro.

Info Marisa 335 698 07 39

Sessioni Individuali

Giornate di Sessioni Individuali, di Coppia e Nuclei Familiari

presso Associazione Mudra, via del Guasto 5/b, BOLOGNA
(all'interno del laboratorio artigianale Il Cappello Magico)

Maggio
venerdì 6, dalle 11 alle 19
venerdì 20, dalle 11 alle 19

Chi ne avrà desiderio potrà fare delle sessioni individuali, per iniziare un percorso di consapevolezza personale. Gli incontri sono aperti anche a coppie e nuclei familiari.

Info Giovanni 328 204 44 44

Sessioni Individuali

Giornate di Sessioni Individuali, di Coppia e di Nuclei Familari

presso Associazione Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA

Maggio
martedì 10, dalle 14 alle 20
mercoledì 11, dalle 9 alle 14
martedì 24, dalle 14 alle 20
mercoledì 25, dalle 9 alle 14

Chi ne avrà desiderio potrà fare delle sessioni individuali, per iniziare un percorso di consapevolezza personale. Gli incontri sono aperti anche a coppie e nuclei familiari.

Info Stefania 345 726 53 00