La Libertà è essere ciò che si è



Per vivere appieno la Vita

in armonia con Se stessi

e la propria Famiglia


lunedì 23 luglio 2012


LA NASCITA

La nascita è un avvenimento esistenziale e quindi ha anche a che vedere con la morte. Un tempo si moriva di parto e nelle donne questa memoria è rimasta. Partorire è anche pericoloso. Quando una persona si trova di fronte alla madre e ringrazia la madre per la vita, si può anche dire inconsciamente “tu sei mia madre”, ma delle volte è troppo poco.

Potremmo dire dentro di noi “tu mi hai portato in grembo per nove mesi, poi mi hai partorito, col rischio di morire”. 
Questo è MADRE e rende il rapporto con lei più concreto. 

lunedì 16 luglio 2012


LA RAGIONE 


Quando prendiamo distanza da qualcosa, è come proteggerci. In qualsiasi modo. Il primo modo per prendere distanza, è dare un nome. Cioè trovare delle parole. In questo modo è come se creassimo una distanza dall’esperienza. Se per esempio dico che una cosa è terribile, a quel punto creo una distanza. Se dico che un fiore è meraviglioso, anche in questo caso creo una distanza. Sotto certi aspetti ci proteggiamo anche dalla bellezza, perché anche la bellezza può essere troppo. Quando diamo un nome, creiamo una distanza. Se si fa l’esperienza di qualcosa di bello che c’è in natura, diciamo “che bello”. La vera nuova esperienza è provare a entrare nel momento precedente la formulazione della frase e permettersi di sentire senza parole.

La ragione crea distanza. Il raziocinio crea distanza. Sia per il bello che per il brutto.

La ragione serve, ma delle volte per vedere meglio le cose, è meglio metterla da parte.

lunedì 9 luglio 2012


INTENZIONE E AZIONE


C’è una grande differenza tra intenzione e azione.

L’intenzione rimane tale. L’intenzione rimane nella testa. Ha molto a che fare con la testa, con la ragione, con il raziocinio. Ovviamente non influisce sulle proprie azioni, perché se rimangono intenzioni non porteranno nessun frutto.
L’azione ha a che fare con un risultato, con quello che faccio e con il risultato che avrò. Questo influirà sulla mia vita e, in qualche modo, sulle persone che mi circondano.

Tutto questo riguarda molto il lavoro con le Costellazioni Familiari.
Dopo una rappresentazione e dopo che si è visto, si deve agire. Se si rimane nelle intenzioni, la Costellazione avrà poco spazio e le cose potrebbero non cambiare.

A volte crediamo che le nostre intenzioni sono importanti, ma sono i fatti a contare. Non è importante quello che volevo o quello che pensavo.

domenica 1 luglio 2012


IL RAPPORTO CON I GENITORI


Ci sono quattro segnali che contraddistinguono il rapporto con i genitori.

Primo segnale:
il figlio fa quello che i genitori dicono (bambino adattato). Questo non è atteggiamento adulto.
Secondo segnale:
il figlio fa esattamente il contrario di quello che dicono o hanno detto i genitori (bambino ribelle). Questo non è un atteggiamento adulto.
Terzo segnale:
il figlio crea distanza e si interrompe il contatto. Può essere una rottura interiore o esteriore. Delle volte è necessario, ma non è indice di un rapporto adulto.
Quarto segnale:
il figlio continua ad aspettare che i genitori cambino. Anche in questo caso non si è adulti.