La Libertà è essere ciò che si è



Per vivere appieno la Vita

in armonia con Se stessi

e la propria Famiglia


lunedì 26 dicembre 2011

Cosa sono le
COSTELLAZIONI AZIENDALI

Molte Aziende in Italia si stanno avvicinando alle Costellazioni Aziendali o Professionali. Ci sono delle dinamiche all'interno dell'Azienda che possono influire negativamente sul corso dell'Azienda stessa. Licenziamenti ingiusti, spostamenti di ruoli, relazioni intime tra dipendenti o tra titolari e dipendenti. Tutto questo agisce negativamente tra le persone che formano un gruppo di lavoro. E' anche vero che i dipendenti guardano verso l'alto dell'Azienda e se vedono che c'è qualcosa che non li convince o che a loro farebbe comodo, si comportano esattamente come il vertice. Anche tra soci, se le cose non sono chiare o se c'è invidia, l'Azienda ne può risentire. Con le Costellazioni Aziendali o Professionali tutto questo può essere messo in equilibrio in maniera tale da andare a vedere cosa c'è che è andato fuori posto e fare in modo che ogni membro del gruppo di lavoro si riappropri del proprio ruolo in seno all'Azienda.
Tutto questo vale anche per il singolo professionista. Riuscire a fare più soldi, aumentare il proprio volume d'affari, riguarda la grande, media o piccola Azienda, ma anche il singolo professionista o chi ha una piccola attività.

sabato 17 dicembre 2011

Cosa sono le
COSTELLAZIONI FAMILIARI

Le Costellazioni Familiari sono il metodo più veloce per sciogliere i nodi che non ci permettono di vivere appieno la nostra Vita.
Tutti noi abbiamo dei sintomi. Fisici o emotivi. Questi sintomi condizionano in un modo o nell'altro il nostro vivere quotidiano. Delle volte ci sentiamo a disagio, fuori luogo, scontenti, problemi con il partner, con i figli, non riusciamo a trovare un compagno o una compagna, problemi con il lavoro, con i soldi, fobie, dipendenze, tutti questi sono sintomi che possono appartenere a ognuno di noi.
Con le Costellazioni Familiari, c'è la possibilità di "mettere in scena" il proprio sintomo e vedere a chi appartiene e lasciarlo andare.
Con delle persone, chiamati rappresentanti, che "reciteranno" il nostro sentire, possiamo lasciare andare il nostro sintomo.
Ognuno di noi "porta" qualcosa per qualcuno. Un destino difficile di un antenato, tramite il sintomo, un evento negativo successo nella propria famiglia d'origine, per esempio, un omicidio, un suicidio, un'esclusione, un aborto volontario, ecc., questi eventi negativi condizionano la vita di chi è venuto dopo.
Con questo metodo tutto questo si può sciogliere per provare a iniziare la propria Vita appieno e senza condizionamenti.
Nel rispetto di chi è venuto prima di noi.

lunedì 12 dicembre 2011

Un Ricordo di Otto Brink

Sabato 3 dicembre è morto Otto Brink.

Era un neurologo e psicoterapeuta tedesco.

Ho avuto la fortuna di assistere a un suo seminario e ricordo quei giorni come molto intensi e pieni di voglia di conoscere.
Da molti anni lavorava con le coppie. Lavorava con le coppie per riuscire a trovare il proprio posto anche all'interno della coppia e rivendicare il proprio ruolo all'interno della coppia. Trovare il tempo per se stessi e per il partner.
Il suo grande insegnamento è stato quello di rispettare sempre il partner. In ogni cosa che fa e in ogni ruolo che ricopre. Dentro e fuori la famiglia. Solo rispettando il partner si è a propria volta rispettati.
Un altro punto importante per Otto Brink era il rapporto che noi abbiamo con i partner precedenti. Amava chiamarli così. Non ex partner, ma partner precedenti. Chimandoli ex significa non dare loro il giusto posto e metterli in disparte. Anche con disprezzo. Tenere in  considerazione le precedenti relazioni e solo così le prossime o la prossima avranno il giusto posto e importanza. Rispettare il passato per rispettare il futuro. Anche e soprattutto nelle relazioni.
In un semplice seminario ho avuto la fortuna di vedere il sorriso di Otto Brink.
Mi rimarrà il grande insegnamento nel rispetto del partner, che io e Manuela cerchiamo di mettere in pratica ogni giorno nel nostro matrimonio e che cerco di passare a tutte le coppie che vengono da me.

lunedì 5 dicembre 2011

Argomento

I Soldi


I soldi sono Amore. Nella nostra società, soldi e Amore sono la stessa cosa. Spendiamo per dare valore a noi stessi. Spendiamo soldi per cose che hanno valore per noi stessi. Quello che ha un valore per noi, è una cosa che ci fa stare bene. Ci sono persone che spendono soldi per cose inutili, dipende da persona a persona. Dietro a ciò per cui noi spendiamo soldi , c’è un valore. C’è quello che è il nostro valore. Molte persone spendono soldi, per esempio, per macchine o per grandi barche, tutto questo per essere ammirati. Per essere importanti. “io voglio essere importante”. Per queste persone è importante comprare beni di lusso, che conoscere se stessi. Ciò per cui uno spende soldi, rispecchia i suoi valori. Può essere una cosa che ti appartiene, ma spesso è un valore acquisito. Cosi come vengono acquisiti i sentimenti, vengono acquisiti i valori di una famiglia. Questi valori di regola sono anche inconsci. Tutto questo si rispecchia su come si spendono i soldi. Nella nostra società sono spesi tanti soldi per i riconoscimenti che vengono da fuori. La macchina è l’esempio estremo.

È interessante osservare che nel riconoscimento che viene da fuori  non si è mai sazi. Si ha sempre bisogno di più. SOLO QUELLO CHE TE STESSO DA A SE STESSO, SAZIA.

Nella società di oggi si dicono più bugie per i soldi, che su ogni altra cosa. Dicono bugie chi ha troppi soldi e quelli che hanno troppo pochi soldi. Tutti. Si possono conoscere meglio le persone per come trattano i soldi e per cosa li spendono. Si possono fare deduzioni interessanti vedendo come le persone trattano e si comportano con i soldi.

Il valore di una persona è importante per te in base hai regali di Natale. Pensa per chi fai regali e, magari,  non pensi a quanto costa. Per quali regali invece pensi troppo. Cosi ti rendi conto quanto una persona vale per te.

lunedì 28 novembre 2011

Argomento

La Coppia

Di solito ci innamoriamo proprio quei partner nella cui storia familiare c’è un potenziale per un proprio aspetto di soluzione. Per questo le amiamo e le respingiamo. Spesso le respingiamo proprio in quegli aspetti dove riconosciamo inconsciamente si tratta della propria crescita personale. La nostra soluzione ci fa sempre un po’ paura.
Molti problemi nelle relazioni di coppia si hanno perché si guarda al partner. Se ciascuno guarda  a se stesso e alle cose che gli appartengono allora di solito le cose vanno meglio. Non bisogna abbandonare la relazione, ma cambiare la focalizzazione. Ognuno deve guardare con rispetto l’altro. La relazione di coppia è la vita quotidiana. La comunicazione, vivere i problemi quotidiani. Si ha sempre la tendenza a elaborare i problemi all’interno della coppia. Ma la gran parte di questi problemi vengono da dietro. Nella coppia l’uomo ha il suo carico e la donna il suo. Se non avessero lo stesso carico non si sarebbero mai incontrati. La percezione che uno porta di più dell’altro va contro la relazione. Se ciascuno prende la propria parte di responsabilità, allora la cosa è in equilibrio
La buona riuscita di una vita di coppia, si ha quando si da il primo posto al partner. Anche dargli il terzo o quarto posto va bene, ma non ha la stessa intensità. E’ importante gioire dei successi del proprio partner.
Spesso ci sono coppie che si separano avendo la percezione di aver dato tutto e di non aver ricevuto nulla. Avendo questo atteggiamento, non si possono separare. Continuano senza separarsi concretamente. In tutto questo chi paga il prezzo più alto sono i figli, se ci sono.

Se vuoi entrare in una relazione con una donna, non dimenticare tuo padre.
Se vuoi entrare in una relazione con un uomo, non dimenticare tua madre.

                                                                         Stephan Hausner

lunedì 21 novembre 2011

Caso

Il Padre e il Figlio


Sintomo
Paura di stare lontana dal figlio, per questo è onnipresente nei suoi confronti.

Famiglia attuale
Serena ha 38 anni. Convive con un uomo da cui ha avuto un figlio che ora ha tre anni.

Desiderio del cuore
Essere meno ossessiva nei confronti del figlio. Riuscire a stare più tranquilla e non preoccuparsi per ogni piccola cosa.

Rappresentazione
Per Serena è il primo seminario. Mi parla in maniera molto concitata di questo suo essere super protettiva e super presente nei confronti del figlio di tre anni. Questo le accade quando è da sola e lontana dal figlio. Alla presenza del padre è meno ossessiva. Le chiedo quale sarebbe un buon risultato dopo la Costellazione e mi dice che per lei sarebbe stupendo rilassarsi sia quando è vicina al figlio, sia quando è lontana dal figlio. Rilassarsi e non preoccuparsi che gli succeda qualcosa. Le chiedo del padre e mi dice che è morto per un tumore al cervello a 45 anni quando lei ne aveva 17. Nel dire questo si commuove. Le faccio dare una definizione precisa di questo sintomo. Mi dice “apprensione ossessiva nello stare senza mio figlio”. Le faccio scegliere una persona per lei e una per questo sintomo. Sceglie un uomo. I due si mettono di fronte e si guardano. Le chiedo di scegliere un rappresentante per il figlio. Messo in scena va subito a posizionarsi vicino al sintomo. La rappresentante di Serena si agita sempre di più. Si avvicina al sintomo e al figlio. Lei li abbraccia. Il figlio mostra chiari segni di insofferenza. Chiedo a Serena di prendere un rappresentante per il padre. Spontaneamente si alza un uomo e chiede di entrare in scena. Trova una posizione mettendosi di fronte ai tre. Il figlio si stacca quasi subito. Si allontana e mostra sollievo nel fare questo. Il sintomo e Serena si abbracciano nel guardare il padre. La rappresentante di Serena inizia a essere insofferente e fremente. Faccio sdraiare a terra il padre. Lentamente Serena si avvicina al padre. Arriva fino a lui, si inginocchia, le poggia la testa sul petto e inizia a piangere in maniera disperata. Il padre le poggia la mano sinistra sulla testa. Il sintomo sta in piedi vicino a Serena e al padre. Serena inizia a urlare quanto le manca il padre e quanto vorrebbe che lui fosse li con lei. Il padre la rassicura dicendole che sta bene e che non si deve preoccupare. Guardo il sintomo che inizia a guardarsi intorno. Gli chiedo cosa vuole fare e mi risponde che si sta guardando intorno per vedere dove può andare. Gli dico che può fare quello che vuole e che può trovarsi un posto dove meglio crede. Chiedo al figlio di Serena come si sente e mi dice che sta bene, che vede la madre col nonno e che vuole solo giocare. Più Serena si calma e parla col padre e più il sintomo si allontana riuscendo a trovare il suo posto. Il sintomo arriva a mettersi a un lato del cerchio rimanendo tranquillo. Serena rimane seduta accanto al padre e guarda amorevolmente il figlio. Faccio dire alla rappresentante di Serena, “caro figlio, ho ritrovato mio padre. Non ti scambierò più per lui. Lui è mio padre e tu sei mio figlio. Ognuno ha il padre giusto. Io ho il mio e tu hai il tuo.” Il figlio di Serena mostra chiari segni di sollievo, ripetendo che vuole solo giocare. La rappresentante di Serena è sollevata. Dice che vuole rimanere ancora un po’ col padre e che ora riesce a vedere bene entrambi.

Considerazioni
E’ chiaro che Serena ha confuso il figlio con il padre. La sua forte apprensione verso il figlio, sia vicino che lontana da lui, le riportava alla luce la perdita prematura del padre. L’attaccamento morboso al figlio è l’attaccamento che lei sentiva ancora inconsciamente verso il padre. Mettere in scena e riuscire a far emergere la nostalgia di Serena verso il padre, ha riequilibrato tutto, facendo distinguere a lei i ruoli del padre e del figlio. Il desiderio di Serena era quello di non essere più ossessiva verso il figlio e nei giorni successivi questo sintomo è migliorato molto. Ho detto a Serena, che quando questa apprensione ritorna, di dire la frase dentro di se “ognuno ha il papà giusto io ho il mio e tu figlio mio hai il tuo”.


mercoledì 2 novembre 2011

Seminario

Seminario esperienziale dal titolo

IO E IL MIO LAVORO
Problemi e Soluzioni

domenica 27 novembre dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via del Castello 12, TERAMO

Il seminario è aperto a tutti

Oggi molti liberi professionisti, titolari di Aziende, Presidenti di Associazioni no profit, titolari di negozi, si stanno avvicinando alle Costellazioni Aziendali o Professionali per vedere delle dinamiche negative all'interno della propria attività. Questo tipo di lavoro può servire per aumentare gli affari o semplicemente per migliore le proprie condizioni nel posto di lavoro. Ci sono degli eventi che possono disturbare il normale corso di un'azienda. Licenziamenti ingiusti, spostamenti di competenze, allontanamento in maniera traumatica di un socio, rapporti interpersonali tra dipendenti o tra titolare e dipendenti, passaggio generazionale.
Tutto questo può essere affrontato e visto con le Costellazioni Aziendali o Professionali.
Ovviamente se delle persone vorranno "mettere in scena" altro e non la loro situazione lavorativa, ne avranno la possibilità.

Info Marisa 335 698 07 39

lunedì 31 ottobre 2011

Seminario

Seminario esperienziale dal titolo

IO ADULTO
Seguire la mia Strada

domenica 20 novembre dalle 9,30 alle 19,00

presso Via Esino 119 ANCONA

Il seminario è aperto a tutti.

Il sentire paura per le cose che accadono. Per le decisioni da prendere. La paura a fare un passo per la nostra Vita. Sentire la fiducia in noi stessi. La fiducia di essere vivi e di poter decidere per noi.
E' importante avere paura ed è importante avere fiducia. Riconoscere tutto questo per migliorare la nostra Esistenza.

Info Giovanni 328 204 44 44

lunedì 24 ottobre 2011

Seminario

Seminario esperienziale del titolo

FAMIGLIA E LAVORO
Riconoscerli per non confonderli

domenica 6 novembre dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. KROKOS, via L. Ariosto 16, PISTOIA

Il seminario è aperto a tutti.

Durante la giornata si avrà la possibilità di mettere in scena la propria situazione lavorativa. Sia come titolare, dirigente, impiegato, operaio. Riuscire a riconoscere dinamiche per poi scioglierle e migliorare la propria situazione sul posto di lavoro. Anche i liberi professionisti hanno delle dinamiche che possono influenzare la loro attività.
Se qualcuno dei partecipanti avrà il desiderio di lavorare su altri desideri che non sono il lavoro, sarà data loro la possibilità.

Info Stefania 345 726 53 00

Conferenza

Conferenza dal titolo

COSTELLAZIONI AZIENDALI
Cosa sono e a chi sono rivolte

sabato 5 novembre ore 17,00

presso A.S.D. KROKOS, via L. Ariosto 16, PISTOIA

La conferenza è aperta a tutti.

Durante l'incontro si parlerà di Costellazioni Aziendali o Professionali. Le origini, i campi di applicazione e a chi sono rivolte.
Oltre al Sistema Famiglia esiste il Sistema Azienda. Anche qui ci sono regole e ordini da rispettare. Oggi molte Aziende e liberi professionisti si avvicinano a questo metodo per vedere di risolvere problematiche all'interno della propria struttura per migliorare il clima nel posto di lavoro e per riuscire ad aumentare il volume di affari. Questo vale anche per i liberi professionisti che vogliono vedere come e dove migliorare la loro attività.

Info Stefania 345 726 53 00

lunedì 17 ottobre 2011

Storiella

Questa storiella è stata raccontata da Stephan Hausner durante un suo seminario. Non ha specificato l'origine o dato altre informazioni su di essa. L'ha semplicemente raccontata osservando le reazioni di noi che ascoltavamo. E' una storiella semplice, ma con un effetto incredibile. E' come svegliarsi e cercare un vestito nuovo per uscire di casa.

L'ubriaco e le chiavi di casa

E' notte. Un ubriaco sta cercando le proprie chiavi di casa sotto un lampione acceso. Si sta dando molto da fare per cercarle. Le cerca nel raggio di luce del lampione. E' tanto tempo che le cerca le proprie chiavi di casa. Dopo qualche tempo passa un poliziotto che sta facendo la ronda di notte. Si ferma e gli chiede cosa stia facendo. L'ubriaco lo guarda e gli dice che sta cercando le sue chiavi di casa sotto il lampione. Il poliziotto fa un sorriso, una grattata di testa e si offre di aiutarlo. Così si mettono insieme a cercare le chiavi di casa che l'ubriaco aveva perso. Passano molti minuti ma delle chiavi nessuna traccia. A questo punto il poliziotto chiede all'ubriaco dove egli si trovava prima di perdere le sue chiavi. L'ubriaco si ferma nel cercare e indica al poliziotto un punto lontano dal lampione. Il poliziotto perplesso chiede all'ubriaco come mai se le aveva perse lontano le stava cercando sotto il lampione. L'ubriaco serafico gli risponde: "perché sotto il lampione c'è la luce".

La chiave è sempre al buio. La soluzione è sempre al buio.
Si cerca sempre la soluzione nel posto sbagliato.
Bisogna avere la forza di andare a cercare la soluzione al buio.

lunedì 3 ottobre 2011

Seminario

Seminario Esperienziale di Gruppo dal titolo

RICONOSCERE E RAGGIUNGERE
LA MIA MèTA

domenica 23 ottobre dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Studio di Chinesiologia e Naturopatia, via del Castello 12, TERAMO

Il seminario è aperto a tutti.

Tutti noi abbiamo una mèta da raggiungere. In campo privato o professionale. Questa mèta potrebbe avere un impedimento. Mettere in scena la propria mèta e sciogliere il nodo che non ci permette di raggiungerla. La cosa importante che la mèta sia concreta.

Info Marisa 335 698 07 39

sabato 24 settembre 2011

Seminario

Seminario Esperienziale di Gruppo
dal titolo

CRESCERE INSIEME E
DIVENTARE COPPIA

domenica 9 ottobre dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA

Il seminario è aperto a tutti.

Il ruolo della Coppia oggi. Il ruolo dell'uomo all'interno della Coppia. Il ruolo della donna all'interno della Coppia. Riuscire a dialogare, ma soprattutto riuscire ad ascoltare l'altro. Tornare a guardarsi e vedere il partner semplicemente per quello che è.
Si avrà la possibilità di lavorare sul proprio rapporto di Coppia (marito e moglie, fidanzati, conviventi, amanti) ovviamente si potrà mettere in scena anche altre tematiche che non ci permettono di vivere appieno la nostra Vita.

Info Stefania 345 726 53 00

Conferenza

Conferenza dal titolo

PROGETTO FAMIGLIA
Amore, Salute e Lavoro

giovedì 6 ottobre ore 21,00

presso Sala Polifunzionale della Provincia
Via Comi - TERAMO

L'incontro è aperto a tutti.

Durante la serata verrà presentato il PROGETTO FAMIGLIA.
Insieme alla Naturopata Marisa Pancottini e alla Dott.ssa Marcella Saponaro, proporremo uno strumento di supporto per affrontare le difficoltà e le problematiche che caratterizzano il nucleo familiare nella società contemporanea.
Integrare varie discipline dalla medicina tradizionale a quella alternativa.

Affrontare e risolvere i problemi attraverso il dialogo e il confronto tra tutti

Info Giovanni 328 204 44 44

sabato 10 settembre 2011

Seminario

Seminario Esperienziale di Gruppo
dal titolo

UOMO E DONNA
Conflitto e Gioia

lunedì 19 settembre dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Studio di Chinesiologia e Naturopatia, via del Castello 12, TERAMO


Il seminario è aperto a tutti.

Durante la giornata si potrà mettere in scena il proprio disagio fisico o emotivo.
Sapere cosa della propria vita deve migliorare. Avere la domanda giusta e precisa per mettere in scena e avere la possibilità di vedere e lasciare andare.
Permettersi tutto questo. Vedere e lasciare andare.
Essere responsabili per la propria vita onorando e rispettando chi ci sta vicino a noi.

Info Marisa 335 698 07 39

Conferenza

Conferenza dal titolo

MEDIAZIONE UMANISTICA E FAMILIARE.
COSTELLAZIONI FAMILIARI E AZIENDALI
Metodo e Finalità

venerdì 23 settembre ore 21,00

presso la Sala Consiliare del Comune di CASTORANO (AP)


L'incontro è aperto a tutti.

Durante la serata si parlerà di Mediazione Umanistica e Familiare come valido strumento per risolvere i contrasti all'interno del proprio nucleo familiare. Contrasti che possono coinvolgere tutti i membri di una famiglia. Rapporti tra marito e moglie, contrasti con i figli, tra fratelli e sorelle, eredità.
Mettere al centro di questo lavoro ogni singolo individuo per fare in modo che ognuno riconquisti il proprio ruolo dentro la famiglia con il rispetto verso tutti gli altri membri.

Si parlerà anche di Costellazioni Familiari e Aziendali, forse oggi il metodo più veloce per vedere dove sono i nodi da sciogliere per poter vivere appieno la propria vita. Per quanto riguarda la vita di ognuno di noi lavorare sul proprio disagio fisico o emotivo.
Molte Aziende si stanno avvalendo di questo valido strumento per risolvere le problematiche all'interno delle proprie strutture.

Info Giovanni 328 204 44 44

lunedì 5 settembre 2011

Seminario

Seminario Esperienziale

VERSO IL MONDO
VERSO LA VITA

Domenica 18 settembre dalle 9,30 alle 19,00

presso Via Esino, 119 ANCONA

Il seminario è aperto a tutti.

Durante la giornata si avrà la possibilità di "mettere in scena" il proprio disagio fisico o emotivo.
Famiglia d'origine, famiglia attuale, rapporti con il partner, con i figli, il sintomo, il lavoro.
Sciogliere i nodi che non ci permettono di vivere appieno la nostra Vita.

Info Giovanni 328 204 44 44

lunedì 8 agosto 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

ONORARE E RISPETTARE IL MIO PASSATO
PER VIVERE APPIENO IL MIO FUTURO

domenica 11 settembre, dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA


Il seminario è aperto a tutti.

Durante la giornata ognuno potrà lavorare sul proprio tema del Cuore.
Solo con il rispetto e con l'onorare il proprio passato si può vivere il proprio futuro. Onorare e rispettare chi è venuto prima di noi.
Si avrà la possibilità di mettere in scena il disagio fisico o emotivo riguardante la Famiglia d'Origine, quella attuale, il rapporto di Coppia, i Figli, il Lavoro, Il Sintomo.

Info Stefania 345 726 53 00

Conferenza

Conferenza dal titolo

Costellazioni Familiari e Costellazioni Aziendali
Metodo e Finalità

sabato 10 settembre ore 16,30

presso A.S.D. Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA

La conferenza è aperta a tutti.

Durante l'incontro si parlerà del metodo di lavoro con le Costellazioni Familiari. I campi dove possono essere applicate: Famiglia, Coppia, Figli, Lavoro, Sintomi.

Inoltre si parlerà anche delle Costellazioni Aziendali o Professionali. Ormai molte Azienda si stanno avvalendo di questo strumento per mettere a posto le dinamiche all'interno della propria struttura.
Rapporto tra Soci, tra dipendenti, tra Soci e dipendenti, con i clienti, col denaro.

Questo metodo è rivolto anche a liberi professionisti che desiderano vedere loro personali dinamiche legate alla professione e al successo.

Info Stefania 345 726 53 00

giovedì 28 luglio 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

IL MEGLIO DELLA MIA FAMIGLIA D'ORIGINE
PER VIVERE LA MIA VITA

Domenica 7 agosto, dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via del Castello 12, TERAMO


Il seminario è aperto a tutti

Durante la giornata, chi ne avrà desiderio, potrà "mettere in scena" il proprio disagio fisico o emotivo. Si potrà lavorare sui temi che interessano tutti. La Famiglia d'Origine, la Famiglia Attuale, il rapporto con i figli, il rapporto con il partner, il sintomo.
Temi importanti come il Lavoro, il Denaro, il Successo.

Info Marisa 335 698 07 39
       Giovanni 328 204 44 44

lunedì 25 luglio 2011

Caso

I NEGOZI

Sintomo
Non riesce a decollare con il nuovo negozio

Famiglia attuale
Annamaria ha 42 anni, sposata con un figlia di 25 anni. Nessun aborto.

Rappresentazione
Annamaria sceglie una rappresentante per se e una donna per il nuovo negozio di parrucchiera. Subito la donna dice di avere freddo e la rappresentante di Annamaria la guarda e dice di non sapere cosa fare. La cliente mi dice che prima di questo negozio nuovo, lavorava presso un’altra parrucchierìa come dipendente, ma è dovuta andare via per problemi con la titolare. Questo le ha provocato rancore verso la parrucchierìa e nostalgia verso il vecchio negozio. Annamaria sceglie una donna per il vecchio negozio. Tra il vecchio negozio e la rappresentante di Annamaria c’è subito simpatia. Il nuovo negozio ha sempre più freddo. Faccio scegliere ad Annamaria un rappresentante per i clienti. Sceglie una donna, che subito si mette a guardare il vecchio negozio. Il nuovo negozio ha sempre più freddo. La rappresentante di Annamaria e il vecchio negozio si guardano con amore e i clienti non guardano più nessuno. La cliente mi chiede di voler dare spazio al nuovo negozio, ma il vecchio è sempre nei suoi pensieri. Proseguo la rappresentazione facendo in modo che la rappresentante onori il vecchio negozio nonostante sia dovuta andare via. Cosi facendo ci potrà essere spazio per il nuovo negozio, in maniera tale che i clienti potranno arrivare.

Considerazioni
Per la cliente era il terzo seminario. Nei precedenti aveva partecipato solo come rappresentante, senza mai mettere in scena. Ho volutamente evitato di dare significati precisi a tutta la rappresentazione, facendole solamente vedere che se continua a pensare al vecchio negozio, sia con nostalgia, ma anche con astio per come andata a finire con la titolare, non potrà mai dare spazio, come vuole, al nuovo negozio. Ho insistito sul concetto che solo lasciando, rispettando e onorando il vecchio, ci può essere spazio per il nuovo. Si è calmata nel momento in cui ha visto che i clienti mostravano interesse per il nuovo, dopo le frasi verso il vecchio. “grazie per il tempo che siamo stati insieme e nonostante sono andata via per dei dissapori, conservo di te un bel ricordo”. Vecchio negozio “anche io ti ringrazio per il tempo trascorso insieme. Vai pure verso il tuo nuovo negozio. Io sto bene”. Solo a questo punto la rappresentante si è potuta avvicinare al nuovo negozio che iniziava a mostrare cenni di ripresa. I clienti si sono girati e hanno iniziato a mostrare un po’ di interesse.
Tempo dopo Annamaria mi ha mandato un sms dicendomi che la mattina, andando al negozio in macchina, non passava più davanti al vecchio semplicemente per vederlo. E’ un inizio.

lunedì 18 luglio 2011

Storiella

Questa storiella è stata raccontata da Bert Hellinger in uno dei suoi primi seminari. E' una storiella molto piccola e molto semplice. Arriva diretta al Cuore di tutti e ci fa capire quanto la Vita sia semplice e bella.
Buona lettura.

I due tipi di Felicità

Questa è la leggenda greca del Grande e del Piccolo Orfeo.

Il Grande Orfeo era un famosissimo cantastorie.
Era famoso in tutto il mondo.
Cantava nelle corti più famose e ricche e aveva tutto quello che si poteva desiderare.
La donna migliore. La casa più grande. Tutte le cose che un uomo poteva desiderare per sè.
La sua felicità era talmente tanta che gli Dèi sono diventati gelosi.
Così fecero morire la sua donna. Distrussero la sua casa e tutto quello che possedeva.
La sua donna morì e andò nell'oltretomba.
Il Grande Orfeo fu così disperato che non parlò più con nessuno.
Lo uccisero e lo fecero a pezzi.
Così grande la sua felicità, così grande la sua disgrazia.
Il Piccolo Orfeo era un modesto cantastorie di strada.
Cantava nelle locande ed era conosciuto solo nella sua regione.
Aveva una donna semplice e figli semplici.
Una casa modesta.
Fu felice e soddisfatto per tutta la sua Vita di quello che aveva e morì in tarda età.

La morale di questa storia è che quando si aspira ad avere troppo,
si rischia di perdere tutto senza che ce ne accorgiamo.

Meglio rimanere umili ed elevare al massimo il poco che abbiamo.

lunedì 11 luglio 2011

Il Lotus Birth

Provate ad immaginarvi come possa vivere un bambino la propria nascita. Te ne stai tranquillo per molti mesi immerso in un liquido caldo, dove gli unici giochi sono un cordone, un organo a forma di disco, cioè la placenta e il tuo corpo che cresce. Un luogo dove il tempo è scandito da un battito più o meno regolare, rassicurante, dove i suoni arrivano attutiti e ce n’è uno in particolare che ci piace, la voce della mamma. Come deve essere accogliente! Poi tutto ad un tratto arrivano delle spinte improvvise e violente che accelerano di ora in ora. Ci spingono la testa dentro un canale stretto, che è faticoso da attraversare con tutto il corpo ed ecco tanta luce, tanti rumori, tanto freddo. Il liquido caldo non c’è più, ci sono mani sconosciute che ci sorreggono e, come se non bastasse, arriva un dolore fortissimo alla pancia e ci manca il respiro. Panico! Una gran voglia di piangere e uno sforzo immenso è necessario per immettere aria per la prima volta nei polmoni ancora incompleti. Se poi siamo fortunati ritroviamo il contatto con la mamma, altrimenti rischiamo di sentirci abbandonati in una stanza con altri neonati urlanti.

Io sono al settimo mese di gravidanza e, insieme a mio marito, chiaramente mi auguro ben altro per nostra figlia. Certo la nascita è sempre un’esperienza violenta, fa parte della natura, ma abbiamo scoperto la possibilità di evitare almeno la sofferenza inutile nella nascita con la placenta.

Cosa significa nascere con la placenta? E perché limiterebbe la sofferenza?
La placenta è un organo del bambino che consente gli scambi con la mamma. Quando nasciamo non serve più e lentamente inizia a morire. Ma quello che non si sa è che è ancora molto utile nelle ore e nei giorni successivi alla nascita fino al distacco naturale del cordone. Innanzi tutto il piccolo può iniziare ad usare i suoi polmoni gradualmente, senza sforzo, perché l’ossigeno continuerà ad arrivargli dal cordone, almeno per qualche minuto ancora dopo il parto. Non soffrirà per il taglio che pare sia doloroso come spezzare un dito. Nei giorni successivi, dai due ai dieci, potrà rimanere vicino a questa parte di sé che sente come la sua radice e lentamente le rilascia tutto ciò che gli serve, a livello fisico e a livello energetico, fino a che non sarà completo e fino a che non sarà pronto a separarsi da lei.
Spesso è proprio il bimbo a decidere il momento.

I benefici fisici sono enormi e vanno dal rafforzare il sistema immunitario, all’evitare la tanto frequente anemia neonatale, non ci sarà nessun calo ponderale considerato “fisiologico”, ecc.
I bambini Lotus sono molto più equilibrati. Piangono poco anche se separati dalla mamma e crescendo hanno la saggezza di capire quando è il momento di chiudere un ciclo e separarsi da qualcosa. Hanno visto morire la loro placenta, non ne sono stati strappati con dolore.
Un altro beneficio notevole pare sia la minore frequenza di asma e attacchi di panico. Questo perché non c’è nessun senso di soffocamento alla nascita, perché il bimbo ha tutto il tempo per abituare i suoi polmoni all’aria.

Molto importanti sono anche le informazioni sistemiche che arrivano al bambino tramite il cordone. La storia delle due famiglie dei suoi genitori. Tutto questo deve fluire con calma. Il bambino saprà quando ha assimilato tutto questo.

Beh, che altro dire, nascere così è sicuramente un dono d’amore che ha iniziato a diffondersi nel mondo da più di 30 anni. In Italia si sta diffondendo molto più velocemente del previsto.

Basta avere pazienza e girare un po’. Ne vale veramente la pena!

Giovanni Troiano
Manuela Lanari

lunedì 4 luglio 2011

La poesia tedesca quì sotto scritta, viene raccontata da Ilse Kutschera, ogni tanto, nei suoi seminari. Credo che sia illuminante per far capire certe cose alle persone. Lei stessa nel raccontarla, ha un atteggiamento molto deciso e molto accogliente. E' una poesia che mette difronte alla persona che c'è sempre la possibilità di cambiare. Che bisogna darsi la possibilità di cambiare. Passare dal negativo al positivo e rimanerci. Ilse Kutschera insiste molto su questo e questa poesia ne è un esempio.


Il Buco

Cammini per una strada.
C'è un buco e ci cadi dentro.
Credi di essere perso.
Non sai come venirne fuori.
Con gran fatica e piano piano, ne esci.

Cammini per un'altra strada.
C'è un buco e ci cadi dentro.
Dici "non è possibile! Sono di nuovo caduto in un buco!".
Con un po' meno fatica e piano piano, ne esci.

Cammini per un'altra strada.
C'è un buco e ci cadi dentro.
Dici "ma è assurdo! Sono di nuovo nello stesso posto!".
Stavolta ne esci velocemente.

Cammini per un'altra strada.
Un altro buco.
Ci giri intorno.

La morale è che devi camminare per una nuova strada.
La Tua.

lunedì 27 giugno 2011

Sessioni Individuali

Giornate di Sessioni Individuali, di Coppia e Nuclei Familiari

presso A.S.D. Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA


Luglio

Venerdì 8, dalle 11 alle 20
Sabato 9, dalle 11 alle 20

Chi ne avrà desiderio potrà fare delle sessioni per individuare meglio il disagio, fisico o emotivo, che lo blocca. Le sessioni sono aperte a tutti. Anche per coppie (marito e moglie, conviventi, fratelli e sorelle) e nuclei familiari.
Si potrà anche iniziare un percorso di consapevolezza personale per individuare quale è il proprio posto nella famiglia d'origine o attuale.

Info Stefania 345 726 53 00

lunedì 20 giugno 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

IO E LA VITA
I miei Sentimenti, Obbiettivi e Sintomi

Domenica 10 luglio, dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. KROKOS, via L. Ariosto 16, PISTOIA

Il seminario è aperto a tutti.

Durante la giornata si potrà lavorare sul proprio "tema del Cuore". Mettere in scena il proprio disagio fisico o emotivo per sciogliere il nodo che non ci permettere di vivere appieno la nostra Vita.
Fare in modo che vedendo, si può cambiare in meglio qualcosa nella nostra Vita.
Si potrà lavorare sui temi che ci stanno a Cuore e per noi sono importanti. La Famiglia d'origine, la Famiglia attuale, i Genitori, i Figli, il Sintomo, il Lavoro.

Info Stefania 345 726 53 00

lunedì 13 giugno 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

IO E I MIEI GENITORI
La decisione di lasciarli andare

domenica 19 giugno dalle 9,30 alle 19,00

presso Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via del Castello 12, TERAMO

Il seminario è aperto a tutti.

Durante la giornata, chi ne avrà desiderio, potrà mettere in scena il proprio sistema familiare. Ci possono essere molte dinamiche che non ci permettono di vivere appieno la nostra Vita. Queste dinamiche riguardano la famiglia d'origine, quella attuale, il rapporto con il partner, i figli, il sintomo, la meta, il lavoro. Poter vedere per poter lasciare andare.

Poter decidere autonomamente ed essere responsabili per la propria Vita.
Sempre.

Info Marisa 335 698 07 39

martedì 7 giugno 2011

Conferenza

Conferenza dal titolo

COSTELLAZIONI FAMILIARI E
COSTELLAZIONI AZIENDALI
Metodo e Finalità

Martedì 7 giugno alle ore 21,00

presso A.S.D. Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA


Durante l'incontro si parlerà del lavoro con le Costellazioni Familiari dando spazio alle Costellazioni Aziendali.
Oggi molte Aziende si stanno avvicinando a questo lavoro per vedere le dinamiche interne, che non permettono di svolgere l'attività lavorativa in maniera fluida.
Difficoltà tra titolare e dipendenti, tra dipendenti, tra reparti, con i fornitori, con i clienti.

Inoltre sarà presentato il seminario di domenica 26 giugno che si svolgerà sempre al Krokos.

Info Stefania 345 726 53 00

lunedì 30 maggio 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

IL MIO SINTOMO
Guardarlo e lasciarlo andare

domenica 5 giugno, dalle 9,30 alle 19,00

presso A.S.D. Rajas, via Camerano 31, OSIMO STAZIONE (An)


Il seminario è aperto a tutti.
Durante la giornata ognuno potrà "mettere in scena" il proprio disagio. Fisico o emotivo. Famiglia d'origine, famiglia attuale, figli, lavoro, sintomo. Sciogliere il nodo che non ci permette di vivere appieno la nostra Vita. Ci sarà anche tempo di fare esercizi di percezione di gruppo.

Info Giovanni 328 204 44 44

Sessioni Individuali

Giornate di Sessioni Individuali, di Coppia e Nuclei Familiari

presso A.S.D. Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA

Giugno
martedì 7, dalle 14 alle 20
mercoledì 8, dalle 9 alle 14
martedì 21, dalle 14 alle 20
mercoledì 22, dalle 9 alle 20

Durante queste giornate, chi ne avrà desiderio, potrà iniziare un percorso di consapevolezza con delle sessioni individuali. Obbiettivo è riuscire a individuare dove sono i nodi da sciogliere. Fisici o emotivi. Le sessioni sono aperte a singoli, coppie, nuclei familiari.

Info Stefania 345 726 53 00

giovedì 26 maggio 2011

Reconciliation Therapy ®
Educazione, Mediazione e Formazione 
con le Rappresentazioni Familiari e Sistemiche 
L'ALCI è lieta di annunciare il riconoscimento della Reconciliation Therapy® come marchio comunitario riconosciuto dall'OAMI. Ciò significa che viene riconosciuto che ciò che facciamo è una forma accettata di terapia, che si distingue dalla terapia della medicina classica ed ha una sua forma ben strutturata, integrativa e complementare ad essa: è una disciplina umanistica e sistemica di base che rispetta pienamente il valore e la responsabilità individuali ed educa ad una maggiore consapevolezza delle competenze e delle relazioni all'interno di un contesto più grande che le armonizza e le contiene.
Riconciliazione significa: far sì che si accetti, tornare ad essere in relazione amichevole, riportare in armonia. Conciliare, placare. Riportare in armonia significa che c'è stata un'intrinseca fondamentale armonia che dobbiamo riconquistare. Non siamo individui isolati, bensì un organismo vivente in un contesto che è un sistema. Siamo un elemento all'interno di un sistema ed un elemento non può essere fuori dall'armonia in quanto è elementale. La forma di interazione è causa di armonia ma anche causa di disarmonia. Il primo passo è scoprire cosa costituisca gli elementi del sistema in cui ci troviamo. Questo sembra facile in quanto siamo abituati a pensare nei termini della nostra esistenza di veglia, ma il nostro sistema – che può essere visto come qualcosa di simbolicamente organico – non è fatto solo di quegli elementi che sono visibili alle nostre menti consce.
In un'interazione sociale ciò che percepiamo consciamente è circa il 15% di ciò che effettivamente sta accadendo. Qualcosa del resto si tende a chiamarlo empatia. Quando vediamo quanto il nostro cane riesce sentire il nostro umore ed i nostri sentimenti, dobbiamo accettare che questa è una frazione di ciò che la nostra sposa, padre, figli o vicini possono potenzialmente sentire quando ci guardano. I nostri “pregiudizi” consci bloccano le nostre sensazioni inconsce generate in uno stato di empatia. La gioia espressa da un cane può essere vista come qualcosa che proviene dalla sua armonia con il suo ambiente.
La Reconciliation Therapy ® usa come tramite le rappresentazioni delle nostre famiglie o di altri sistemi. Ad un estraneo scelto tra i partecipanti di un gruppo viene chiesto di prender parte ad una rappresentazione oggettiva del nostro sistema per svolgere il ruolo di un suo membro. Il fatto che questo partecipante non conosca ed ignori ampiamente i dettagli della persona o della qualità astratta che rappresenta, implica che si possano così evitare molti pregiudizi e che il partecipante si comporti spontaneamente nel modo dettato dal ruolo che gli è stato dato all'interno del contesto del sistema. Il partecipante viene così soggetto all'empatia assunta che deriva dalla relazione dinamica tra i vari elementi.
La Reconciliation Therapy ® si fonda sulla responsabilità individuale e sul reciproco rispetto. A garanzia dell'integrità dei lavori e della Privacy, è quindi importante che ogni partecipante ad un incontro di gruppo si assuma ogni volta espressamente le proprie responsabilità, firmando una Dichiarazione di Responsabilità nella quale afferma di partecipare al gruppo di sua spontanea volontà, assumendosi la piena responsabilità della sua persona e basandosi sul suo sentire riguardo alla sua capacità di lasciarsi coinvolgere nei lavori, per essere in grado di gestire le conseguenze che ciò può avere sulla sua vita. Si assume inoltre anche la responsabilità nel gestire le informazioni a cui può avere accesso partecipando ai lavori degli altri all'interno del gruppo, impegnandosi a lasciare che rimanga in sala e confidenziale quello che lì succede, nel totale rispetto della privacy di ogni partecipante.

lunedì 23 maggio 2011

Argomento

Franz Rupert
IL TRAUMA

Franz Rupert è forse il più grande esperto in fatto di traumi. Mi spiego. La sua carriera professionale si è molto concentrata sul trauma. Tutti noi abbiamo avuto uno o più traumi. Questo o questi hanno condizionato o condizionano la nostra vita. In alcune forme di terapia, si lavora solo sulla parte sopravvissuta. Meglio. Si cerca di rinforzare solo la parte sopravvissuta. La vera rivoluzione di Franz Rupert, è che egli mette in scena le tre parti di una persona: la parte sana, la parte traumatizzata e la parte sopravvissuta. Da spazio, lavora, con tutte e tre queste parti, che poi non sono altro che le tre parti di una persona. Le tre parti che fanno parte del trauma. Lavorare su queste tre per fare in modo che vivano insieme. Una non può escludere l'altra. Sono e vivono nella persona.

Un'altra cosa fondamentale nel lavoro di Franz Rupert, è che egli ha diviso i vari traumi.
* Trauma Esistenziale. Sono i traumi dove si rischia di morire. Tipo catastrofi naturali: terremoti, valanghe, tsunami. Anche, per esempio, un incidente o un parto difficile. Dove l'esistenza è messa a rischio.
* Trauma da perdita. Se per esempio, muore un genitore in giovane età. O entrambi.
* Trauma del Legame. Se per esempio si continua a fare l'esperienza di essere rifiutati dal padre o dalla madre. Quando questa cosa si ripete. Un rifiuto non solo dei genitori, ma di solito riguarda loro.
* Trauma del Legame al Sistema. Questo è legato al lavoro con le Costellazioni Familiari. Quando si tratta di trauma acquisito. Cioè che appartiene a un altro.

L'elemento riconciliante sta nel vedere l'aggressore come persone traumatizzate. Riuscire a guardare l'aggressore con benevolenza.
Questo è assolutamente risolutore e guaritore.

sabato 21 maggio 2011

Argomento

La Responsabilità

Nella nostra Vita siamo sempre chiamati a prendere decisioni. Di ogni genere. Grandi e piccole. Determinanti o non determinanti. Comunque sia sono decisioni e devono riguardare noi. Riuscire a essere responsabili per noi stessi. Anche questo vuol dire prendere decisioni. Solo se sono responsabile per me, posso essere sicuro di decidere. Non importa se sarà una decisione giusta o sbagliata, ma devo avere la forza, e tutto questo passa nell'essere responsabile.
Non è affatto detto che essere responsabili comporta dei sacrifici. Intanto decido. Riconosco e agisco. Questo vuol dire essere responsabili.
Questo vuol dire essere adulti.

lunedì 16 maggio 2011

Argomento

Ilse Kutschera

Ho conosciuto Ilse Kutschera due anni fa. Ho partecipato ai suoi seminari e credo che il suo approccio alla persona sia tra i più decisi che abbia mai visto. E' una donna molto forte, decisa e non gira intorno alle cose. E' diretta nel parlare e far arrivare il cliente al nocciolo del problema. Non si perde in giri di parole. Lei sostiene che parlare tanto del problema significa avere solo più informazioni del problema. Il suo scopo nel dialogo con il cliente è fare in modo che lui o lei prenda responsabilità di quello che dice e che prenda la direzione di dove vuole andare. Ilse Kutschera è molto decisa in questo. E' affascinante vedere come si rivolge al cliente. Con fermezza. Solo così è sicura di ottenere dal cliente solo quello che lui o lei vuole veramente. Responsabilizzandolo. Mettendolo di fronte a se stesso. Questo è semplicemente meraviglioso e illuminante. A tutto questo Ilse Kutschera, unisce un grande cuore. Nella sua fermezza, è dolce. Quasi materna. La sua "sindrome d'aiuto" è gigantesca. Questo arriva al cliente che vede in lei la durezza e la dolcezza.
Un vero onore e privilegio partecipare ai suoi seminari e vedere e toccare con mano, la sua professionalità e umanità.
Volevo lasciare quì sotto una delle frasi che Ilse Kutschera ha detto durante un suo seminario. Una frase illuminante sul lavoro con le Costellazioni Familiari e sull'umanità e la dolcezza di questa donna.

"Bisogna comprendere profondamente la forza del Legame, della Fedeltà e dell'Amore che c'è in una Famiglia. Ci sono persone che per Amore, muoiono. Questa è la forza più profonda. Se questo lo si riconosce, si può fare tutto e si troverà sempre la strada giusta. Aiuta molto vivere e vedere dove si è fedeli e fare esperienza di tutto quello che si è sacrificato per questo Amore. E' importante comprendere se stessi sempre più in profondità."
                                                                                                                            Ilse Kutschera


mercoledì 11 maggio 2011

Caso

LA VERGOGNA

Sintomo
Vergogna del proprio corpo e nel mostrarlo.

Famiglia attuale
Enrica ha 52 anni. Sposata con due figli di 19 e 17 anni.

Rappresentazione
Per Enrica è il primo seminario. Le chiedo di prendere una persona per lei e una per il sintomo. Per quest’ultimo sceglie un uomo. I due si guardano. La rappresentante di Enrica è spaventata nel guardare l’uomo. La rappresentante mi dice che manca un uomo nella scena. La cliente sceglie un uomo nel gruppo. Per alcuni minuti i tre si guardano senza muoversi. La rappresentate di Enrica è pietrificata dalla paura. Faccio dire al primo uomo “è mia la vergogna, non tua”. La rappresentante di Enrica si calma un po’. A questo punto prendo un cuscino che rappresenta la vergogna e lo do alla rappresentante. Faccio dire all’uomo “quella è la mia di vergogna. Non tua. Dammela. È roba mia”. Molto lentamente la rappresentante si avvicina e porge all’uomo il cuscino.  Il sintomo si allontana un po’. L’uomo lo prende e se lo stringe al petto. Rappresentante di Enrica “va meglio, ma non ancora”. Prendo un altro cuscino e glielo do. Faccio dire all’uomo “anche quella vergogna è mia. Non tua. Dammela”. La rappresentante gliela porge. Tutto questo va avanti con altri quattro cuscini per un totale di sei. A ogni cuscino il sintomo si allontana sempre un po’. Chiedo all’uomo come si sente con i sei cuscini. “sto bene. Ce la faccio. Questa è roba mia.” Chiedo alla rappresentante di Enrica come si sente. “Ora va meglio. Erano tanti. Non uno solo.” Giro la rappresentante di Enrica per dare le spalle all’uomo. Ripete di sentirsi bene e di non provare vergogna. Chiedo al sintomo come si sente ai margini del campo e mi dice che sta bene lontano.

Considerazioni
Non ha avuto problemi nel dire che ha sempre provato vergogna quando un uomo la guarda. Il bisogno di coprirsi sempre il corpo. Anche con il marito è stato sempre così, nonostante due figli avuti con lui. Un paio di mesi prima del seminario, una sera guardava un film insieme al marito dove si paventava un abuso su una bambina. La sua vergogna esplose la notte stessa dopo che il marito le fece delle avances a sfondo sessuale. Nella rappresentazione è emerso che molto probabilmente nella sua famiglia ci sono stati degli abusi. Ho ritenuto importante non andare a indagare su quanto successo. La cosa importante che nella simbologia dei cuscini, lei desse la vergogna a chi appartiene. Il rappresentante dell’uomo era disposto a prendersi in carico quanto gli appartenesse e questo ha facilitato il corso della rappresentazione con il progressivo allontanamento del rappresentante del sintomo. Tempo dopo mi è arrivata una mail di Enrica dove mi diceva che le cose stavano cambiando. Cominciava a non avere più il desiderio di coprirsi tornando ad apprezzare il suo corpo.

lunedì 2 maggio 2011

Seminario

Seminario Esperienziale dal titolo

VOGLIO CRESCERE
La difficoltà di decidere per Me

Domenica 8 maggio dalle 9,00 alle 19,00
presso A.S.D. Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via del Castello 12, TERAMO


Il seminario è aperto a tutti.
Durante l'incontro ci sarà la possibilità di "mettere in scena" il disagio fisico o emotivo e il proprio desiderio del Cuore. Provare a fare un passo importante e decisivo per prendere in mano la propria Vita. Al seminario ci si può andare da soli, in coppia, con amici, con fratelli o sorelle, con i figli. Si potrà lavorare su tutte le problematiche e in tutti i campi che ci interessano: famiglia, figli, salute, lavoro.

Info Marisa 335 698 07 39

Sessioni Individuali

Giornate di Sessioni Individuali, di Coppia e Nuclei Familiari

presso Associazione Mudra, via del Guasto 5/b, BOLOGNA
(all'interno del laboratorio artigianale Il Cappello Magico)

Maggio
venerdì 6, dalle 11 alle 19
venerdì 20, dalle 11 alle 19

Chi ne avrà desiderio potrà fare delle sessioni individuali, per iniziare un percorso di consapevolezza personale. Gli incontri sono aperti anche a coppie e nuclei familiari.

Info Giovanni 328 204 44 44

Sessioni Individuali

Giornate di Sessioni Individuali, di Coppia e di Nuclei Familari

presso Associazione Krokos, via L. Ariosto 16, PISTOIA

Maggio
martedì 10, dalle 14 alle 20
mercoledì 11, dalle 9 alle 14
martedì 24, dalle 14 alle 20
mercoledì 25, dalle 9 alle 14

Chi ne avrà desiderio potrà fare delle sessioni individuali, per iniziare un percorso di consapevolezza personale. Gli incontri sono aperti anche a coppie e nuclei familiari.

Info Stefania 345 726 53 00

venerdì 22 aprile 2011

Argomento

Stephan Hausner

Ho avuto il piacere e il privilegio di partecipare ai seminari di Stephan Hausner. E' uno dei Costellatori più importanti che oggi ci siano nel mondo. Lavora molto sui sintomi e il suo modo di approcciarsi alle persone è assolutamente forte, ma accogliente. Lavora molto sul sentire cosa il cliente gli passa. Con il silenzio. E' assolutamente affascinante vederlo lavorare. Da lui si può apprendere molto su come mettersi nei confronti del cliente, su come gestire gli alti e i bassi del gruppo, sul motivare la persona a responsabilizzarsi.
Volevo scrivere tre frasi secondo me importanti che lui ha detto durante uno dei suoi ultimi seminari qui in Italia.

"I veri cambiamenti avvengono dentro di noi. Non fuori".


"C'è futuro soltanto per chi ha sintonia con il passato".


"L'Amore lega. Anche la rabbia".

martedì 19 aprile 2011

Argomento

LA META

Ognuno di noi deve avere una Meta. Un obbiettivo. Impossibile anche solo pensare di non avere una Meta. Comprarmi una macchina. Andare in vacanza questa estate. Cambiare casa. Possiamo avere anche più di una Meta. La cosa importante che la Meta deve avere delle caratteristiche ben precise per avere vita e per essere sicuri che si realizzi. Fondamentalmente queste caratteristiche sono quattro.

1- la Meta deve essere formulata in modo giusto.
Una persona può dire "non mi voglio più arrabbiare". E' apparentemente una Meta, ma è ancora vaga. Diverso è dire "vorrei avere ogni giorno un'ora di felicità". E' più preciso e avrà un effetto diverso su di noi. Bisogna riuscire a non dire "io non voglio più", ma riuscire a essere precisi nella maniera giusta. Per capire meglio c'è la storiella del tipo che va dal bigliettaio della stazione e gli dice: "non voglio andare a Madrid". Il bigliettaio risponde: "e dove vuole andare?". "Non voglio andare a Parigi". "E dove vuole andare?". "Non voglio andare a Vienna". "E dove vuole andare?".
Essere precisi con se stessi per formulare la Meta nella maniera giusta.

2- la Meta deve essere alla nostra portata.
"Voglio comprarmi una macchina rossa". Questa è una Meta alla nostra portata. "Voglio andare sulla Luna". E' una Meta formulata in modo giusto, ma non è alla nostra portata. La Meta deve essere raggiungibile con i nostri mezzi. Io posso raggiungere la mia Meta. Non possono farlo gli altri per me.

3- la Meta deve essere sensorialmente precisa.
Questo significa che si deve sapere quando la si è raggiunta. Sentire i cambiamenti, ovviamente positivi. Sensazioni fisiche e/o segni esterni. Se per esempio la mia Meta era cambiare casa, sentire se una volta nella casa nuova, mi sento bene o meno.

4- la Meta deve essere ecologica.
Questo vuol dire, osservare come cambiano le relazioni una volta raggiunta la Meta. Il rapporto con le persone che ci stanno intorno. Famiglia d'origine, famiglia attuale, figli, ecc. La Meta comporta delle conseguenze e ci rendiamo conto di queste conseguenze solo quando la si è raggiunta.

La Meta è un sogno ed è anche vero che si possono avere delle Mete sbagliate se queste hanno a che fare con il "vecchio" schema di base.
E' importante avere una Meta. Delle volte non ce lo permettiamo di averne una

lunedì 18 aprile 2011

Casi

L’OMBRA NERA


Sintomo
Fastidio alla bocca dello stomaco

Famiglia attuale
Rosaria ha 38 anni ed è single. Lavora nell’amministrazione dell’azienda del padre.
Rappresentazione
Da qualche tempo Rosaria ha un fastidio alla bocca dello stomaco che non riesce a definire. Non va dai medici per farsi fare una diagnosi, perché non si fida di loro. Le chiedo di chiudere gli occhi e di immaginare questo sintomo. Lo visualizza e lo identifica come un’ombra nera. Mette in scena lei e un uomo per questa ombra. Subito la sua rappresentante assume un atteggiamento da bambina, mentre l’uomo si sdraia a terra supino. Chiedo a Rosaria cosa è successo di importante quando era una bambina. Niente di importante, ma le affiora il ricordo del funerale del bisnonno Antonio (nonno paterno del padre) quando aveva 13 anni. Nel sentire questo la rappresentante si avvicina all’uomo sdraiato. Rosaria mi dice che di quest’uomo, morto a 90 anni, non si parlava mai, perché descritto come burbero e cattivo. Nel parlarmi di queste cose, aggiunge che lui era famoso perché non vedeva di buon occhio i medici. Nel sentire questo la cliente si avvicina ad abbracciare l’uomo a terra. Lei piange e lui sempre con gli occhi chiusi le carezza la testa.

Considerazioni 
È chiara e forte la connessione tra Rosaria e il bisnonno Antonio. Sin da piccola le hanno sempre parlato male di lui, ma nel cuore di una bambina non è così e nel corso degli anni questo rapporto è stato sempre forte. La rappresentazione ha permesso ancora di più di avvicinarsi a lui. Nei giorni successivi la rappresentazione, Rosaria mi ha detto di aver parlato con una sorella maggiore del padre, per farsi raccontare qualcosa di questo bisnonno. Lavorava la terra con il padre, non vedeva di buon occhio i medici e gli piaceva andare al mare con gli amici. Rosaria lavora nell’azienda del padre, non prova simpatia per i medici e tutti i luglio, per dieci giorni, va in barca a vela con amici.

2010

SEMINARI E CONFERENZE
2010

Seminari
16 gennaio, Associazione Shaktyoga Club, via Scrima 81, Ancona
21 febbraio, Associazione Shaktyoga Club, via Scrima 81, Ancona
28 marzo, Associazione Shaktyoga Club, via Scrima 81, Ancona
9 maggio, Associazione Shaktyoga Club, via Scrima 81, Ancona
13 giugno, Associazione Shaktyoga Club, via Scrima 81, Ancona
11 luglio, Settimana Olistica a Lisciano Niccone, Perugia
1 agosto, Associazione Shaktyoga Club, via Scrima 81, Ancona
7 agosto, Associazione Shaktyoga Club, via Scrima 81, Ancona
5 settembre, A.S.D. Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via del Castello 12, Teramo
12 settembre, Associazione Krokos, via L. Ariosto 16, Pistoia
19 settembre, A.S.D. Rajas, via G. Deledda 84, Marina di Montemarciano (An)
17 ottobre, A.S.D. Rajas, via G. Deledda 84, Marina di Montemarciano (An)
6,7 novembre, A.S.D. Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via del Castello 12, Teramo
14 novembre, Associazione La Luna e il Sole, via Milano 9, Chiesanuova di Treia (Mc)
28 novembre, Associazione Krokos, via L. Ariosto 16, Pistoia
12 dicembre, A.S.D. Rajas, via G. Deledda 84, Marina di Montemarciano (An)
19 dicembre, A.S.D. Studio di Naturopatia e Chinesiologia, via Vittorio Veneto 57, S. Egidio alla Vibrata (Te)


Conferenze
5 luglio, Centro Estetico Isabella, via Murri 103, Castelfidardo (An)
9 luglio, Associazione Krokos, via L. Ariosto 16, Pistoia
3 settembre, Associazione Krokos, via L. Ariosto 16, Pistoia
13 novembre, Associazione La Luna e il Sole, via Milano 9, Chiesanuova di Treia (Mc)
15 novembre, Associazione Krokos, via L. Ariosto 16, Pistoia

2009

SEMINARI E CONFERENZE
2009

Seminario
28 novembre, Centro Kara, via Consorzio 2, Falconara Marittima (An)

Conferenza
24 ottobre, Centro Kara, via Consorzio 2, Falconara Marittima (An)

lunedì 11 aprile 2011

Seminario

Seminario Esperienziale di Gruppo

IO FIGLIO,  IO GENITORE

Domenica 17 aprile, dalle 9 alle 19

presso A.S.D. RAJAS, via Camerano 31, OSIMO STAZIONE  (ANCONA)


Seminario aperto a tutti.

Chi avrà desiderio avrà la possibilità di mettere in scena il proprio tema del cuore.
Riuscire a focalizzare il proprio desiderio del cuore per fare in modo che la propria vita migliori. Un qualsiasi desiderio riguardo la famiglia d'origine, la famiglia attuale, la coppia, il rapporto con i figli, il sintomo, il lavoro.
Durante il seminario ci sarà anche la possibilità di fare esercizi di percezione di gruppo.

Info Andrea 347 235 34 41
       Giovanni 328 204 44 44

giovedì 7 aprile 2011

Argomento

Costellazioni Aziendali

Come esiste il sistema Famiglia, esiste il sistema Azienda. Anche nel posto di lavoro ci sono delle regole e degli ordini. Non rispettarli comporta dei problemi. Se nella mia Famiglia provo a sostituirmi a un nonno, ne pago le conseguenze. Se nell'Azienda dove si lavora si prova a diventare il capo, anche questo comporta delle conseguenze. Con le Costellazioni Aziendali si lavora per ripristinare i ruoli all'interno del posto di lavoro. Ognuno deve fare il suo. A tutti i livelli. Se un capo demanda il suo lavoro a qualcun'altro, non sarà mai un buon capo e questo arriva anche ai dipendenti. Anche i dipendenti devono fare bene il ruolo che gli è stato affidato. Ci sono ovviamente eventi che possono influenzare negativamente un posto di lavoro. Licenziamenti ingiusti, promozioni ingiuste, relazioni segrete tra dipendenti. Con le Costellazioni Familiari si prova a riequilibrare il tutto all'interno di un'Azienda.
La cosa fondamentale è la divisione tra Costellazioni Aziendali e Costellazioni Familiari. E' chiaro che come ci si comporta nel posto di lavoro, subisce l'influenza delle regole della propria Famiglia, ma è importante che se il cliente non chiede lo sforamento in ambito familiare, il Mediatore dovrà sempre lavorare nella sfera lavorativo/aziendale.

"Devi prendere il potere e lasciare andare il desiderio di essere amato".  Bert Hellinger