LE DIPENDENZE
In generale nei dipendenti da
alcool e droga c’è questa corsa verso il tempo; “piuttosto muoio io al posto di
papà o mamma”. I dipendenti sono fedeli al sistema inconsciamente. C’è una
spinta inconscia verso la morte. Non perché loro vogliono morire, ma perché
vogliono fare qualcosa per un genitore, perché pensano che lui magari potrebbe
morire o farsi del male. Nei tossicodipendenti c’è una componente genitoriale
che non vuole vivere veramente.
Freud ha scritto molto sulla nostalgia della
morte. Lui scrive che ognuno di noi mette la vita al primo posto, ma dall’altra
parte c’è anche una spinta verso la morte. Questo non è sempre in equilibrio.
Nelle persone razionali c’è una grande componente materiale e per loro questo è
sinonimo di vita. In questo caso manca la componente spirituale. Non si è
sviluppata.
Ci sono poi persone sempre depresse e allora la spinta verso la
morte è più grande.
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